PSICOLOGIA: LO STUDIO COGNITIVO

APPUNTI 
 
IL COMPORTAMENTISMO
Lo sviluppo cognitivo avviene in stretta relazione con lo sviluppo fisico-motorio, affettivo e sociale del bambino. È, comunque, possibile evidenziare alcuni processi fondamentali solo della parte cognitiva, individuati da diverse teorie.
John Broadus Watson (1878-1958), studia i comportamenti manifesti osservabili obbiettivamente. Secondo lui, la psicologia deve utilizzare il metodo delle scienze naturali e considerare solo i dati controllabili e non le facoltà superiori.
Prende ispirazione da Ivan Pavlov sulla teoria dell'apprendimento per condizionamento classico (associazione tra stimolo e risposta). Lo stimolo incondizionato diventa condizionato e ottiene una risposta riflessa.
Burrhus Frederic Skinner (1904-1990) approfondisce, invece, l'apprendimento per condizionamento operante (stimolo-effetto sull'ambiente).
Anche i riflessi del bambino vengono perfezionati con l'apprendimento.
La maggior parte dei nostri comportamenti sono acquisiti durante il processo di socializzazione per condizionamento (classico= aquolina, strumentale= sport) o imitazione. Esse sottolineano la correlazione sviluppo-esperienza-ambiente.
Le teorie dell'apprendimento evidenziano il ruolo svolto dai fattori ambientali che però oggi risultano poco soddisfacenti, perché lo schema stimolo-risposta-rinforzo non analizza tutti i fattori durante lo sviluppo.

JEAN PIAGET E IL COSTRUTTIVISMO
Jean Piaget (1896-1980), evidenzò l'importanza delle strutture della mente per l'acquisizione delle informazioni, nel processo di conoscenza della realtà.
Ha scritto "Lo sviluppo mentale del bambino" in cui sottolinea come lo sviluppo sia un continuo equilibrarsi, una continua costruzione in cui agiscono alcune funzioni costanti (es. bisogni fisiologici) e delle strutture variabili (per conseguire l'equilibrio). 
Tali strutture, non sono innate, si sviluppano attraverso l'interazione con l'ambiente, in modo progressivo e seguendo diversi stadi, in cui si acquisiscono diverse conoscenze.
Piaget individua due meccanismi fondamentali alla base dello sviluppo: assimilazione (il soggetto incorpora nuovi dati nelle strutture già esistenti) e accomodamento (le strutture preesistenti sono riadattate in base alle nuove informazioni), il loro equilibrio é chiamato adattamento. 
Egli ha individuato diversi stadi di sviluppo:
1) Lo stadio senso-motorio= dalla nascita ai 2 anni, le strutture mentali consistono in schemi percettivi e motori. Si distingue in:
Primo mese (comportamenti basati sui riflessi);
Tra 1 e 4 mesi (compare la reazione circolare primaria, cioè un'azione ripetuta, richiede una prima coordinazione);
Dai 4 agli 8 mesi (compaiono reazioni circolari seconde, cioè un'azione ripetuta per produrre un effetto sull'ambiente)
Dagli 8 ai 12 mesi (l'interazione con l'ambiente diventa più elaborata, compare un comportamento intenzionale, coordinare i l'azione con i fini), si sviluppa il concetto di permanenza dell'oggetto, ovvero l'idea che un oggetto esiste anche se il bambino non lo vede;
Dai 12 ai 8 mesi (compaiono reazioni circolari terziarie, cioè il bambino modifica l'azione e ne studia gli effetti, manipola gli oggetti per studiarne le proprietà);
Dai 18 ai 24 mesi (il bambino inventa nuovi mezzi per risolvere i problemi, ripete comportamenti, a distanza di tempo, visti da un'altra persona, realizzando un gioco di finzione), comincia a creare rappresentazioni mentali, ovvero immagini mentali di oggetti che non percepisce direttamente (es. trovare un oggetto nascosto);
Affettività e intelligenza sono inseparabili.
2) Lo stadio preparatorio= dai 2 ai 7 anni, evolve il pensiero simbolico: il bambino costruisce rappresentazioni mentali delle cose e coordina gli schemi mentali.
La rappresentazione simbolica assume forme sempre più articolate. Ad esempio il bambino utilizza la bambola come persona, successivamente le azioni diventano più complesse quindi le laverà le mani, la farà mangiare. A 4/5 anni elaborerà giochi di finzione sempre più raffinati come il negozio, la scuola.
Il pensiero del bambino, nella fase properatoria, non è capace di compiere operazioni logiche , non è ancora sviluppata la nozione di conservazione della quantità (es. bicchieri) e del numero (es. pedine).
Caratteristiche del pensiero infantile (fino agli 8 anni):
Egocentrismo= considera la realtà solo secondo il suo punto di vista;
Realismo= si basa sui dati percettivi, considera reale ciò che è concreto;
Animismo= considera i fenomeni naturali e gli oggetti inanimati come provvisti di intenzioni;
Artificialismo= tende a pensare che gli elementi naturali siano il risultato dell'azione fabbricante dell'uomo;
Finalismo= ogni elemento è stato fatto con una finalità precisa;
3) Lo stadio delle operazioni concrete= dai 7 ai 12 anni, sviluppa la capacità di classificare e ordinare gli oggetti in serie, è in grado di riconoscere la conservazione della quantità, sostanza e numero.
Il pensiero diventa reversibile, cioè il bambino comprende che ogni azione è legata al suo inverso (trasformo carta in pallina-trasformo pallina in carta).
Classificare significa distinguere gli oggetti in base a deterterminate caratteristiche (mamma, papà... sono famiglia).
Verso i 7 anni riesce ad avere una visione più ampia della realtà (inclusione, seriazione).
4) Lo stadio delle operazioni formali= caratterizza l'adolescenza. Dopo gli 11 anni si sviluppano capacità astrattive (senza supporti materiali, possibilità, infinito, caso). Sono in grado di comprendere leggi scientifiche e di risolvere problemi più complessi (rapporto). 
Pensiero concreto= rappresentazione di un'azione possibile;
Pensiero formale= rappresentazione di una rappresentazione di azioni possibili, porta alla libera attività della riflessione spontanea, conduce a una nuova forma di egocentrismo adolescenziale;
Il contributo di Piaget alla conoscenza dello sviluppo cognitivo del bambino è fondamentale ma presenta dei limiti:
1) Gli stadi= sono validi nella loro progressione, ma non sempre le età sono poste nel modo giusto. Questo perché bisogna tener conto delle esperienze individuali, l'ambiente di riferimento e l'istruzione.
2) Il concetto di permanenza dell'oggetto= a suo parere avviene tra i 9 e 12 mesi ma, anche bambini di 4 mesi mostrano sorpresa nel vedere un oggetto in un posto diverso da quello in cui l'hanno visto sparire.
3) L'egocentrismo= già verso i 2 anni i bambini sanno riconoscere le emozioni provate da un'altra persona.
4) Influenze sociali e culturali= non ha approfondito l'influenza dei fattori socioeconomici culturali durante lo sviluppo.
5) Il metodo= utilizzava osservazione e colloqui che però ha dei limiti metodologici. Si è basato soprattutto i suoi tre figli.  Il metodo clinico (colloqui diretto) può influenzare le risposte e alcuni capacità potrebbero essere presenti ma non riesce ad esprimerle. 
Margaret Donaldson (1926) ha sperimentato che il contesto può fuorviare le risposte e un ambiente familiare le facilita.
6) Il linguaggio= crede che sia una forma particolare della funzione simbolica, quindi viene dopo il pensiero.
La sua descrizione dello sviluppo cognitivo mette in luce come in tale processo l'individuo partecipa in modo attivo alla costruzione della realtà. Il bambino costruisce la sua conoscenza della realtà attraverso le attività che svolge, quindi una contraddizione tra il risultato delle azioni e le informazioni già esistenti e può trovarsi davanti a un conflitto cognitivo (es. baricentro).
Teorie neopiagetiane=
Alvaro Pascual-Leone sottolinea l'importanza della maturazione del sistema nervoso centrale per lo sviluppo.
Robbie Case mostra come, con la crescita, l'incremento della memoria di lavoro (sistema per immagazzinare temporaneamemte le informazioni e elaborarle una prima volta) permette al bambino di ritenere più informazioni.
Lev Semenovich Vygotskij è il principale esponente dell'approccio "storico-culturale".

L'APPROCCIO STORICO-CULTURALE DELLA TEORIA DI VYGOTSKIJ
Vygotskij (1896-1934) influenzato dagli eventi storici in corso (rivoluzione sovietica) cercò di contribuire ai mutamenti sociali in atto occupandosi in particolare di tematiche relative all'istruzione, educazione e differenze nello sviluppo cognitivo. La scuola storico-culturale si concentrava sui fattori storici, sociali e culturali nello sviluppo psichico dell'individuo. Altri nomi importanti sono Aleksandr Lurija, Aleksej Leontjev.
Egli caratterizzava la sua attenzione sulle correlazioni tra le differenze strutturali nello sviluppo cognitivo e l'influenza dell'ambiente, relazioni e culturala a cui il soggetto é sottoposto. Lo sviluppo é, quindi, l'esito delle attività e delle interazioni sociali. Esso avviene in un contesto storico e culturale determinato  che fornisce strumenti che facilitano il processo di sviluppo delle funzioni psichiche (es. fuoco nella preistoria).
L'interazione con gli adulti favorisce il processo di crescita.
La zona di sviluppo prossimale è definita come la distanza tra il livello di sviluppo attuale e il livello di sviluppo potenziale, nella quale gli adulti hanno un ruolo fondamentale per l'autonomia del bambino. Corrisponde alle potenzialità cognitive del bambino che vanno sollecitate e sviluppate correttamente attraverso un adeguato supporto psicopedagogico esterno (famiglia, scuola...). Le indicazioni verbali permettono l'esecuzione di un compito che verrà interiorizzato e ripetuto. 
Lo sviluppo dei concetti nei bambini è diviso in tre fasi:
1) Comincia a fare una sintesi delle proprietà e caratteristiche maggiori nei soggetti. Coglie le somiglianze tra le cose;
2) Si sviluppa la generalizzazione, cioè la capacità di creare nessi concreti tra le cose;
3) È in grado di compiere il processo di astrazione e formulare concetti;
Vygotskij ha scritto "Pensiero e linguaggio" in cui sottolinea come il linguaggio nasca inizialmente come comportamento sociale
e successivamente aiuti nello sviluppo di pensiero e concetti. 
Dai 3 anni può essere distinto in linguaggio egocentrico, cioè usato per se stesso, prima espresso a voce alta, poi interiormente e linguaggio comunicativo, cioè per interagire con gli altri. 
Esistono forme di pensiero preverbali.

JEROME BRUNER TRA COGNITIVISMO, COSTRUTTIVISMO E PSICOLOGIA CULTURALE
Jerome Seymour Bruner ha approfondito lo studio del funzionamento della mente umana e si è posto contro il comportamentismo. 
Ha fondato il Centro per gli studi cognitivi.
Introduce la teoria motivazionale: l'interazione col mondo esterno viene guidata principalmente dalle condizioni, necessita/motivazioni dell'organismo.
Le informazioni vengono elaborate grazie all'applicazione delle strategie di risposta (tengono sotto controllo il mondo circostante).
Secondo lui, ci differenziamo dagli animali grazie alla selezione delle informazioni e poter dare un senso alla realtà sotto diversi punti di vista.
Le rappresentazioni sono una sorta di sistema di codifica delle informazioni:
- Esecutive= legate ad azioni pratiche, nel primo anno di vita (es.allaciare scarpe, sequenza movimenti, no verbale);
- Iconiche= basate su immagini mentali, verso i 12 mesi, permettono di evocare un oggetto anche in sua assenza;
- Simboliche= verso i 18 mesi, consistono nell'uso di segni convenzionali, permettono di sviluppare il pensiero logico-scientifico (coerenza e sistematicità) e narrativo (attribuire significati a esperienze);
Secondo Bruner alla base di ogni processo cognitivo sta la formazione di concetti: ogni individuo pensa e agisce per concetti. Eventi e situazioni con cui l'essere umano viene a contatto vengono percepite come esemplari che riproducono a un certo concetto, grazie a delle caratteristiche precise, cioè attributi (casa ha porta, stanze...).
Esistono attributi rilevanti/ricorrenti (fondamentali per il riconoscimento, ricprrono in tutti gli esemplari) e irrilevanti (non rilevanti, es. giardino, garage). 
Quando si riconoscono solo gli attributi ricorrenti, si sta compiendo il processo di categorizzazione, cioè si riconoscono in quell'oggetto qualità e relazioni in comune con altri, e che riportano a un medesimo significato comune e astratto.
Il processo di astrazione in categorie lo ha studiato sperimentando su soggetti che dovevano individuare categorie di raggruppamento di carte diverse.
Chiarisce che l'attribuzione non avviene in modo meccanico e automatico ma, necesista di tentativi di strategie differenti (selezione, focalizzazione...).
Ludwig Wittgenstein criticò Bruner, in quanto, secondo lui, i concetti non si creano in modo così preciso e le categorie non hanno confini così netti. Infatti, l'individuo scorge innanzitutto una rete complicata di somiglianze, che costituiscono la famiglia/categoria (es. gioco tipi diversi).
Quindi, i concetti e le categorie non sono logicamente definibili in modo univoco ma sono composti da una rete di collegamenti fra diverse proprietà.
Eleanor Rosch ha introdotto il primcipio di economia cognitiva: le categorie hanno la funzione di ridurre la complessità del mondo esterno, di orientare difronte a oggetti sconosciuti e selezionare le informazioni da ricordare.
Categorie e concetti sono strutturati secondo due dimensioni: verticale (inclusività ed esclusività) e orizzontale (sovraordinato, base, subordinato). Il livello base è l'intermedio tra generalità ed esclusività e sono il più utilizzato (es. mezzo, auto, Panda).
Secondo Bruner l'apprendimento è dato dalla costruzione sociale di significato (mediati con sistemi simbolici, numeri, lettere ecc. e artefatti, libri, computer ecc.) e si realizza nella continua interazione fra ambiente e persone. In particolare il linguaggio è il supporto più potente, uno strumento di organizzazione dell'ambiente esterno e della nostra intenzione con esso.
Pensiero e linguaggio sono pratiche sociali che si influenzano. Il pensiero si verbalizza e diventa linguaggio che ordina azioni ed esperienze.

LO SVILUPPO COGNITIVO NELL'ETÀ ADULTA E NELLA VECCHIAIA
Anche, nell'età adulta l'individuo continua ad ampliare le conoscenze. 
L'invecchiamento non significa solo un deterioramento delle capacità cognitive.
Raymond Cattel divise l'intelligenza:
- Fluida= comprende l'abilità di pensare in modo logico e risolvere nuovi problemi usando il ragionamento. Diminuisce col tempo;
- Cristallizzata= comprende le abilità che derivano dall'esperienza di risolvere problemi simili. Cresce nel tempo;
Sono collegate in quanto la fluida realizza la cristallizzata.
Il declino dipende dalla conduzione di una vita attiva o meno.
Una patologia delle abilità cognitive che può colpire l'anziano è la demenza, cioè una perdita di capacità intellettive. Esistono diversi tipi tra cui il morbo di Alzheimer (Alois Alzheimer). 
È data dalla proliferazione, nella corteccia celebrale, di aghlomerati e fasci di fibre aggrovigliate, e dalla perdita di cellule nervose con conseguente atrofia (alterazione degenerativa). Si riscontra un basso livello di sostanze chimiche che fungono da neurotrasmettitori (sostanza che trasmette le informazioni tra neuroni), quindi coinvolte nelle sinapsi (congiunzione tra due cellule).
La malattia è totalemnte invalidante e causa una perdita totale della memoria e ha forte ricadute sociali.
 
APPUNTI

 

SVILUPPO COGNITIVOFISICO-MOTORIOAFFETTIVOSOCIALE

 

Comportamentismo=


  

John Broadus Watson ne è considerato il fondatore.

Studia i comportamenti manifesti osservabili obbiettivamente.









 
 
Ivan Pavlov studiò l'apprendimento per condizionamento classico, cioè l'associazione tra uno stimolo e una risposta.
 
 

 Dimostra che è possibile condizionare una risposta riflessa.




Burrhus Frederic Skinner studiò l'apprendimento per condizionamento operante, cioè il soggetto produce una risposta che ha un effetto sull'ambiente.


     Skinner box (rinforzi positivi e negativi)


Teorie apprendimento= la maggior parte dei nostri comportamenti sono acquisiti durante il processo di socializzazione per condizionamento o imitazione.

 

Costruttivismo= 



Jean Piaget evidenzò l'importanza delle strutture mentali, per l'acquisizione delle informazioni, nel processo di conoscenza della realtà.

lo sviluppo è un continuo equilibrarsi

                                 ↓

                                  agiscono funzioni costanti e delle strutture variabili non innate

 ↓

 assimilazione - accomodamento→ adattamento

 

STADI DI SVILUPPO

1) senso-motorio: le strutture mentali consistono in schemi percettivi e motori.
Affettività e intelligenza sono inseparabili.
 
2) preparatorio: evolve il pensiero simbolico ( costruzione di rappresentazioni mentali delle cose e coordina gli schemi mentali).
 
Caratteristiche del pensiero infantile (fino agli 8 anni)

Egocentrismo - Realismo - Animismo - Artificialismo - Finalismo
 
3) operazioni concrete: sviluppa la capacità di classificare e ordinare gli oggetti in serie, è in grado di riconoscere la conservazione della quantità, sostanza e numero.
Il pensiero diventa reversibil (azione legata al suo inverso).
 
4) operazioni formali: si sviluppano capacità astrattive. Sono in grado di comprendere leggi scientifiche e di risolvere problemi più complessi. 
 
Pensiero concreto= rappresentazione di un'azione possibile;
Pensiero formale= rappresentazione di una rappresentazione di azioni possibili;
 
 
 LIMITI
 
1) stadi: non sempre le età sono poste nel modo giusto, bisogna tener conto delle esperienze individuali, l'ambiente di riferimento e l'istruzione.
 
2) concetto di permanenza dell'oggetto: a suo parere avviene tra i 9 e 12 mesi ma, anche bambini di 4 mesi mostrano sorpresa nel vedere un oggetto in un posto diverso da quello in cui l'hanno visto sparire.
 
3) egocentrismo: già verso i 2 anni i bambini sanno riconoscere le emozioni provate da un'altra persona.
 
4) influenze sociali e culturali: non ha approfondito l'influenza dei fattori socio-economici culturali.
 
5) metodo: si è basato soprattutto sui suoi tre figli. Il colloquio diretto può influenzare le risposte, alcuni capacità potrebbero essere presenti ma non riesce ad esprimerle. 
 
6) linguaggio: crede che sia una forma particolare della funzione simbolica, quindi viene dopo il pensiero.
 
 
 
 
L'individuo partecipa in modo attivo alla costruzione della realtà.
 
Il bambino costruisce la sua conoscenza della realtà attraverso le attività che svolge.
 
 
 
 
Vygotski si focalizzò sulle differenze strutturali e l'influenza dell'ambiente, relazioni e cultura. 
 ↓ 
Sviluppo= esito delle attività e delle interazioni sociali 

L'interazione con gli adulti favorisce il processo di crescita

Zona di sviluppo prossimale= distanza tra il livello di sviluppo attuale e potenziale
 
 
 
SVILUPPO DEI CONCETTI:
 
1) sintesi caratteristiche maggiori nei soggetti, somiglianze tra le cose;
 
2) generalizzazione, cioè la capacità di creare nessi concreti tra le cose;
 
3) processo di astrazione e formulazione concetti;
 
 

 
Linguaggio egocentrico: per se stesso.
 
Linguaggio comunicativo: per interagire con gli altri. 

 

 

 


Jerome Seymour Bruner ha approfondito lo studio del funzionamento della mente umana, si è posto contro il comportamentismo.

Introduce la teoria motivazionale: l'interazione col mondo esterno viene guidata principalmente dalle condizioni, necessità/motivazioni dell'organismo.
 
Le informazioni vengono elaborate grazie all'applicazione delle strategie di risposta.
 
 
 
RAPPRESENTAZIONI

  sistema di codifica delle informazioni

Esecutive - Iconiche - Simboliche
 
 
CONCETTI

base di ogni processo cognitivo

ogni individuo pensa e agisce per concetti

hanno caratteristiche precise, cioè attributi 

 rilevanti/ricorrenti e irrilevanti
 
Processo di categorizzazione: riconoscimento di qualità e relazioni in comune con altri oggetti, e che riportano a un medesimo significato comune e astratto.
 

Eleanor Rosch ha introdotto il principio di economia cognitiva

le categorie hanno la funzione di:
 
ridurre la complessità del mondo esterno
 
orientare difronte a oggetti sconosciuti
 
selezionare le informazioni da ricordare
 
Categorie e concetti sono strutturati secondo due dimensioni:
Verticale (inclusività ed esclusività)
Orizzontale (sovraordinato, base, subordinato).
Il livello base è l'intermedio tra generalità ed esclusività e sono il più utilizzato.
 
Apprendimento→ costruzione sociale di significato si realizza nella continua interazione fra ambiente e persone 
Linguaggiosupporto più potente strumento di organizzazione dell'ambiente esterno e della nostra intenzione con esso

 Pensiero e linguaggio si influenzano→ pratiche sociali



L'invecchiamento non significa solo un deterioramento delle capacità cognitive.
 
Raymond Cattel divise l'intelligenza

Fluida (abilità di pensare in modo logico e risolvere nuovi problemi usando il ragionamento)
 
 Cristallizzata (abilità che derivano dall'esperienza di risolvere problemi simili)

                          Sono collegate in quanto la fluida realizza la cristallizzata
 

 
PATOLOGIE

 demenza

perdita di capacità intellettive

esistono diversi tipi tra cui il morbo di Alzheimer (Alois Alzheimer)
                               ↓
                                            perdita totale della memoria con ha forte ricadute sociali